Sicuramente anche ad un felice possessore di Macbook sarà capitato di chiedersi come potenziare il segnale wifi. Capita infatti spesso di riscontrare rallentamenti e cali di potenza del segnale e a tal proposito, ringraziamo i ragazzi di ripetitorewifi.it per averci fornito spunti informativi per questo articolo.
Quando si è connessi alla rete wireless da Macbook, è bene fare attenzione ad alcuni parametri che vengono mostrati facendo clic sull’icona del WiFi tenendo premuto contemporaneamente il tasto ALT. Con questa combinazione di tasti si ha accesso a numerose informazioni che permettono di diagnosticare la qualità del segnale WiFi a cui si è connessi ed, eventualmente, correggere alcuni parametri per migliorare il segnale sul Macbook.
Una volta premuta questa sequenza di tasti, viene mostrato un elenco di voci:
BSSID: è un identificativo che permette di riconoscere univocamente un hardware, spesso conosciuto come MAC Address, è costituito da 48 bit ed assegnato ad ogni scheda di rete o wireless prodotta in tutto il mondo.
Modalità PHY: di facile comprensione, il PHY indica la tipologia di collegamento stabilito dal PHysical laYer e solitamente viene differenziato con alcune lettere. Per esempio: lo standard 802.11 può essere differenziato con le lettere a, b, g, n ecc…
Sicurezza: questo parametro indica la tipologia di cifratura che viene utilizzata dalla rete: da preferirsi le tipologie WPA e WPA2 alla più obsoleta e meno sicura WEP.
Canale: questo parametro indica la frequenza operativa del segnale wifi. Il canale wifi non viene quasi mai modificato se non quando si verifichino conflitti con altri dispositivi che stanno utilizzando lo stesso canale sulla stessa wifi. Anche nel caso in cui più access point relativamente vicini uno all’altro (ad esempio in condominio) dovessero usare lo stesso canale, potrebbero verificarsi malfunzionamenti e conflitti sul canale stesso.
Velocità di trasmissione: questo valore indica la velocità espressa in Mbps o Kbps con la quale l’access point scambia informazioni e dati con il computer ad esso collegato.
RSSI è un acronimo e significa Received Signal Strength Indication. Indica, in sostanza, la potenza del segnale propagato.
Più il valore risulta alto (considerando che sono valori negativi, bisogna prestare attenzione nella lettura dei dati, è necessario leggerli al contrario) e, quindi, vicino allo 0 più la qualità della connessione wifi sarà migliore. Nel caso contrario, più il valore RSSI si accosterà al -90 più il segnale e la connessione risulteranno assolutamente instabili e poco performanti..
MCS: il valore Modulation and Coding Scheme, si comporta in modo contrario al valore RSSI: più il valore MCS sarà vicino allo 0, più il segnale wifi sarà di pessima qualità. Infatti è un valore che viene utilizzato per codificare il segnale radio propagato dal router. Se abbinato ad una bassa velocità di scambio informazioni, può rilevare molto chiaramente un’interferenza rendendo così necessario un cambio di canale sull’access point.
Ma quali possono essere i fattori che influenzano il segnale WiFi?
Certamente il più rilevante è la lontananza dal router o dal ripetitore wifi ma anche la schermatura prodotta da pareti di cartongesso o muri coibentati.
Potrebbe verificarsi anche la condizione per la quale due o più dispositivi vicini utilizzino lo stesso canale che viene utilizzato anche dal nostro dispositivo o ancora che nelle immediate vicinanze vi siano microonde, cellulari o apparecchi che interferiscono con il nostro dispositivo.