Non è per niente bello tornare a casa and trovare tutto a soqquadro. La visita dei ladri è qualcosa che colpisce particolarmente la nostra sensibilità. La casa è il nostro nido, un guscio che ci protegge , dove troviamo la nostra intimità, la violazione di tutto ciò non ci lascia indifferenti. Per questo motivo è necessario proteggere la proprietà privata attraverso un sistema di antifurto . La tecnologia migliorata tantissimo negli ultimi anni è parallelamente sono scesi i prezzi degli impianti. Una decina danni fa un sistema di allarme costava migliaia di euro oggi il prezzo che dobbiamo pagare per la protezione di un appartamento e decisamente minore, vedi in proposti l’articolo relativo: http://www.antifurtoallarme.eu/prezzi_antifurto_casa/
Per montare un sistema di antifurto possiamo affidarci a degli installatori professionisti oppure fare da soli acquistando un kit di antifurto. I componenti sono relativamente semplici da installare, la differenza , se scegliamo di affidarci ad un esperto di sicurezza, la fa la sua professionalità, i consigli che ci può dare e le soluzioni che può inventare, specialmente quando si tratta di proteggere perimetri molto particolari, negozi, punti sensibili o appartamenti molto vasti.
Ci sono tre principali componenti in un impianto di allarme:
- centralina
- rilevatori di allarme
- sirena
La centralina è il cuore di tutto il sistema. Da qui partono i collegamenti agli altri componenti. La connessione può avvenire attraverso sistema filare, oppure tramite un sistema wireless, in doppia frequenza. La centrale d’allarme viene montata all’interno dell’abitazione , da qui possiamo impostare la password di accesso, solitamente si tratta di combinazioni numeriche, possiamo attivare e disattivare oppure parzializzare il sistema. Ad esempio possiamo voler attivare soltanto una porzione dell’allarme, quella relativa al giardino di casa quando siamo presenti. Oppure la notte attivare solo la zona del garage. Le soluzioni sono tantissime e si possono gestire proprio tramite la centralina. I nuovi modelli si collegano ad Internet e possono essere controllati da remoto tramite app da smartphone e tablet, oppure da pc.
La centrale comunica anche attraverso la linea fissa del telefono oppure mobile inviando un messaggio al nostro telefono in caso di attivazione di allarme. Un messaggio che abbiamo precedentemente registrato ci informerà che degli intrusi si sono introdotti nella nostra abitazione. A quel punto possiamo intervenire attivando disattivando l’allarme omettendoci addirittura in ascolto di quello che accade all’interno dell’abitazione grazie microfoni presenti nella centrale. Possiamo addirittura collegare l’antifurto, tramite richiesta scritta, a Polizia o Carabinieri.
Le marche più prestigiose che producono sistemi di impianto centraline sono Tecnoalarm, Bentelan, Diagral, Logisty, Risco, Combivox tratta di realtà presenti già da parecchi anni nel nostro mercato.
Alla centralina il principale componente collegato sono i sensori di allarme, chiamati anche rilevatori. Riescono a captare la presenza della posizione di una persona l’interno dell’area da loro protetta. Rilevano tramite la lettura termica, il calore emesso da un corpo umano. Si tratta di sensori a raggi infrarossi. Ci sono poi quelli a microonde che utilizzano le onde radio invece per attivare la presenza di un essere umano.
Quelli in doppia tecnologia usano entrambi le tecnologie e sono molto utili ad esempio se montati all’aperto, quando i sensori stessi devono lavorare in condizioni meteo difficili. Pensiamo ad esempio quando c’è neve, vento, oppure pioggia. I disturbi possono essere tanti, anche il passaggio di un animale, di un gatto un cane oppure di un uccello potrebbe disturbare il lavoro dei sensori. In questo caso ci sono dei sistemi di controllo che permettono di non generare falsi allarmi in caso di questi eventi. Sono comunque sensibili alle variazioni di calore repentini oppure ai raggi solari che li colpiscono in maniera diretta. Bisogna quindi fare attenzione a dove installarli per evitare che vengano generati anche in questo caso falsi allarmi che invalidano l’uso dell’ allarme stesso.
All’aperto sono molto utili anche le barriere perimetrali raggi infrarossi. Possono proteggere perimetri molto vasti anche centinaia di metri. In quest’occasione i sensori si installano a coppia. Ci sarà un emettitore ed un ricevitore posti uno di fronte all’altro. Si crea così un filo invisibile che se valicato fa scattare l’allarme.
Il terzo componente principale di un impianto di allarme è la sirena. Si tratta di un apparato che viene installato all’esterno, dotato di visore e di sirena acustica che spara un segnale molto forte di 100 dB udibile anche centinaia di metri. Le sirene sono disponibili anche per gli interni, ad esempio possono avvertire se è scattato l’allarme in una zona della casa più lontana.
La videosorveglianza
Insieme all’impianto d’allarme, per potenziare le difese si può installare anche un sistema di videosorveglianza.Le nuove telecamere sono particolarmente performanti. Si connettono tramite il Wi-Fi di casa ad Internet e possono inviare in tempo reale ciò che accade.Il sensore integrato nelle tecniche telecamere permette di avvertire il proprietario di casa quando una persona entrata nel perimetro di controllo della telecamera stessa. In quel momento si riceve una notifica via mail o SMS WhatsApp di quello che sta accadendo. Un’immagine viene spedita, in quel momento il proprietario di casa può decidere se mettersi in visione diretta di ciò che accade o ascoltare le conversazioni all’interno di una stanza. Le telecamere possono essere indistintamente utilizzabili all’interno o all’esterno, ovviamente ci sono dei modelli progettati per l’uso all’ aperto con supporti di protezione e sistemi anti sabotaggio.
I prezzi
Per un impianto di allarme i prezzi sono variabili e dipendono dai componenti utilizzati.I kit sono quelli più economici possono costare anche poche centinaia di euro. Sono installabili facilmente da soli e non necessitano di particolare attenzione. Sono composti normalmente da una centrale, un paio di sensori, ed un paio di contatti magnetici da applicare alle porte o alle finestre, in più c’è la sirena.
Se invece la protezione deve essere massima dobbiamo per forza affidarci alla mano di installatori professionisti che realizzano un progetto ad hoc sulla nostra abitazione. In questo caso si può arrivare a spendere anche qualche migliaia di euro per un impianto di un appartamento di circa 100 m quadri. Tutto dipende anche dalla marca utilizzata ed al tipo di sensore che viene impiegato.