La pirateria informatica si è sviluppata negli ultimi anni in maniera sempre più preoccupante. Grazie alle nuove tecnologie, gli hacker hanno acquisito sempre più competenze, al punto tale da riuscire a bucare anche siti istituzionali.
Ma chi sono questi hacker? E che cosa fanno?
Chi sono gli hacker
Il termine hacker, come noto, si riferisce a chi sfrutta il proprio know-how in modo illegale per aiutare altri con le loro attività di pirateria informatica. Ci sono infatti numerosi hacker che operano nel settore dell’informatica per scopi autonomici, ovvero senza ricevere pagamenti o materialmente vantaggiati da questo.
Questi utenti, spesso anche chiamati “gentoo hackers” dal nome occasionale del pacchetto di software che usano per i propri esperimenti, operano in piena autonomia e senza alcun codice abusivo.
Va detto però, che ci sono gli hacker buoni (che operano in white hat) e quelli cattivi che sfruttano tecniche illecite di black hat.
Le piraterie informatiche sono sempre state una realtà, a prescindere dal fatto che ciò avvenga tramite attacchi o semplicemente utilizzando programmi gratuiti per aprire file protetti da password.
Ci sono molte curiosità legate alle hacker, come ad esempio il motivo per cui molti di loro decidono di dedicarsi alla pirateria informatica: spesso la ricompensa è molto alta, soprattutto quando si tratta di risolvere problemi complessi o seguire il comportamento di utenti esterni in maniera investigativa.
Gli hacker utilizzano molteplici metodi per prendere possesso dei dati senza trovarne immediatamente la chiave. Alcuni esperti affermano che usano una tecnica chiamata “trucchetto sul fondo” in cui cercano di infiltrarsi in un sito web tramite i cookies, senza lasciare tracce digitali della propria presenza.
Altri hacker possono utilizzare propri tool per accedere a dati sensibili senza usare nessun tipo di metodo convenzionale.
Di contro, al giorno d’oggi anche persone poco esperte possono aprire dei siti web, i quali senza le giuste difese saranno una facile preda per questi personaggi senza scrupoli.
Per saperne di più ti consigliamo di leggere la lista completa dei possibili attacchi informatici e delle protezioni attuabili a vostra difesa, pubblicata su un sito di informatici specializzati, come solunet.it, impegnati a 360° nella difesa dei contenuti web dai pirati del mondo cyber.
Nonostante la pirateria informatica sia legale in alcuni paesi, come l’Uruguay o il Canada, gli hacker sono visti come criminali dagli Stati Uniti all’Europa Occidentale. Alcuni ricercatori sostengono che gli hacker rappresentano una minaccia per le società moderne, poiché possono compromettere il funzionamento delle reti.
Storia degli hacker
Il termine “hacker” deriva da un antico termine inglese, “cyber-criminal”, che indicava chi violava i limiti imposti dagli operatori telefonici per l’accesso alle linee. Nel 1971, Richard Stallman (uno degli ideatori del software libero) definì l’hacker come “un uomo che trova nuove soluzioni alle difficoltà”. Purtroppo con il trascorrere del tempo, il termine cambiò radicalmente a causa di gruppi di esperti informatici, che hanno agito illegalmente per rubare dati, rivenderli o semplicemente, entrare in possesso di device che non gli appartengono.
Pirateria informatica cos’è
Il termine “pirateria informatica” invece, associato al mondo degli hacker, indica l’uso di mezzi informatici per violare le condizioni di accesso, uso o divulgazione di materiale protetto da copyright.
La pirateria informatica è un fenomeno diffuso e sempre più frequente, che colpisce in particolare il settore della ricerca scientifica e della produzione artistica. La pirateria informatica è spesso associata a crimini di tipo economico o a violazioni dei diritti umani.