A tutti può succedere di cancellare dei dati importanti, mentre si sta lavorando o quando si sta facendo un backup.
La prima reazione è sempre quella: panico e rabbia! In realtà oltre che porre maggior attenzione alle operazioni che si effettuano in questi casi, ci sono delle soluzioni che possono assolutamente consentire il recupero dei file spariti.
A chi richiedere il recovery data?
L’operazione di recovery dei file è delicata, davvero molto delicata. Se si legge sul web le possibilità tramite programmi specializzati sono molte, ma nei fatti operare sui file danneggiati o sul loro ritrovamento non è semplice, specialmente se non si ha dimestichezza con alcuni software.
Per questo motivo la cosa migliore da fare è portare il proprio laptop o il proprio disco rigido o la propria unità di memoria presso dei centri specializzati come Abaco Sistemi che possono rintracciare i dati persi e reinserirli nelle cartelle specifiche senza creare alcun danneggiamento.
Perché non fare operazioni di recovery data da soli?
Qual è il rischio di operare con software di recovery data da soli?
Il problema principale è nel far rispettare al programma l’ordine delle directory dei vostri file. Poiché in caso di disallineamento vi trovereste un enorme insieme di video e foto a casaccio quasi impossibile da riordinare oppure peggio ancora un raddoppiamento dei file o una loro sovrapposizione.
Come sempre, quindi, prima di agire di impulso è meglio ragionare e rivolgersi a chi ha le giuste competenze.
Backup online: quali cloud storage utilizzare?
Onde evitare comunque che file o imperdibili ricordi possano essere persi e per recuperali si perdano soldi e tempo, la cosa migliore da fare è sempre crearsi un backup online. Al giorno d’oggi garanzie sulla privacy dei dati sono ormai rispettate e per lo meno in caso di rottura o bruciatura dell’unità esterna potete sempre fare un semplice download.
Fra i cloud online quelli più sicuri e facili da utilizzare per il passaggio dei dati sono questi: Google Drive, Dropbox, Kdrive e One Drive.
Il cloud storage di Google è il migliore perché è collegato direttamente con Gmail e Google Foto. Il prezzo dell’abbonamento del cloud completo (Google One) è a buon mercato e consente di arrivare fino a 2TB di spazio. Inoltre, propone diversi strumenti e tool per editor di foto. Infine è anche app per smartphone.
Dropbox (disponibile anche come app) è un cloud che offre al prezzo di 11,99 euro una capacità per utente di 2 TB, ma propone anche differenti piani di abbonamento. Soprattutto è molto gettonato nelle aziende per via di pacchetti che possono portare a spazi illimitati.
Kdrive che è collegato a Ksuite offre uno spazio di 15 GB gratuiti e aggiunge a questo un servizio mail, chat, meeting e file condivisibili da più utenti.
Ultimo è il backup di Microsoft. Il servizio gratuito è con soli 5 GB di spazio, mentre al costo di 69 euro all’anno si ha quello con 1TB e al prezzo di 100 all’anno quello da 6 TB. Il vantaggio dell’uso di One Drive è il pacchetto completo di Office. Il migliore per sicurezza, perché propone riconoscimento a due fattori in fase di login e richiesta di password per link condivisi.
Questi sono solo ovviamente quelli ritenuti più sicuri e facili da utilizzare, ma in rete ne esistono tanti altri di cloud che possono salvare i vostri dati. Il backup è fondamentale al giorno d’oggi e va utilizzato per evitare di perdere file di lavoro o personali fondamentali.